Rivoli, 29 novembre 2012:

- Lettera di Natale CAV RIVOLI 2012 -

Cari volontari, alle porte di un nuovo periodo di Avvento che ci preparerà ad accogliere Gesù nei nostri cuori e di un nuovo anno che ci vedrà ancora impegnati ad aiutare il mondo a riconoscere nel nascituro “Uno di noi”, vi scrivo per ringraziarvi del servizio che con passione donate quotidianamente alla causa della vita.

Scegliere di operare in un Centro di Aiuto alla Vita richiede anche di maturare la consapevolezza che ogni nostro gesto e ogni nostra parola, dentro e fuori le mura della sede, persino i più insignificanti, incidono nel bene o nel male sul mondo che ci circonda. Siamo chiamati a un compito gravoso, ma allo stesso tempo entusiasmante: farci grembo per aiutare ad accogliere la vita che ancora non si vede ma c’è, ancora non si sente ma grida. Vita che occhi onesti possono e devono riconoscere.

Non dobbiamo mai dimenticare che ogni nostro sguardo e ogni nostro pensiero possono alimentare la speranza o la sfiducia di chi si rivolge a noi. È quanto mai importante che ognuno di noi senta forte il bisogno di prepararsi culturalmente e spiritualmente ad accogliere con occhi limpidi, pensieri certi e cuore che vede ogni prossimo, dal volontario che ci affianca nel nostro servizio alle donne che si rivolgono a noi oppresse da problemi e solitudini, che impediscono di accogliere con gioia l’annuncio più bello: l’arrivo di una nuova vita. Per farci appiglio di speranza dobbiamo farci trovare pronti a cogliere senza strappi esistenze che potrebbero avere in noi l’ultima possibilità di futuro.

Certo non è semplice scrutare e testimoniare speranza dove il mondo vede solo disperazione e accogliere l’invisibile dove i più si arrenderebbero a scelte di morte, ma lo è ancora meno se l’unica fonte da cui ci abbeveriamo è il mondo stesso. Dobbiamo farci complici della creazione e allo stesso tempo fruitori di modelli, pensieri e occhi nuovi, così da poter essere allo stesso tempo sorgente e destinatari di speranza. Solo chi si alimenta di speranza può farne dono.

In questo cammino nessuno di noi è solo e può contare almeno sul supporto di chi condivide gli stessi obiettivi. Nessuno può impegnarsi al posto nostro e dunque tutto ciò a cui rinunciamo rimarrà non fatto perché ognuno ha il proprio disegno da completare e non farlo in qualche modo toglierà colore anche ai disegni vicini. Operiamo quindi unendo le nostre forze, con i nostri limiti e carismi, senza demoralizzarci per le piccole e grandi delusioni, provando a crescere insieme, convinti che tutto viene da noi gratuitamente offerto per un bene più grande.

Eviteremo così di dirigere gli sforzi verso obiettivi fuorvianti, personalismi inutili e assistenzialismi
sterili che danno ma non donano, consegnano ma non aiutano e soprattutto dimenticano che il
valore più grande e primario è il diritto alla vita di ogni essere umano, ancor più quando è fragile e
indifeso come il concepito.
Tutto il resto, per quanto importante, verrà necessariamente dopo.

Cari amici, la missione a cui siamo chiamati è una vera e propria vocazione che richiede disponibilità di
tempo, ma ancor prima una grande disponibilità di cuore.
Dobbiamo sentirci chiamati e rispondere con la nostra vita, perché solo così potremo davvero prendere
per mano altre vite, innescando un commovente dialogo tra cuori.

Per provare insieme a percorrere questo cammino, l’invito che un’altra volta vi rivolgo è quello di
partecipare il più possibile a ogni evento e appuntamento della nostra Associazione e in particolar
modo alle riunioni mensili che cercheremo di far diventare sempre di più strumento di formazione e
confronto.
Vi ricordo che da qualche tempo ogni due mesi la riunione si svolge di sera proprio per permettere
anche a chi lavora, o comunque non può il lunedì pomeriggio, di partecipare.

Senza la formazione e la condivisione si potrà anche fare tanto ed esserne personalmente gratificati, ma
non potrà mai essere un tanto davvero consapevole e funzionale a ciò per cui esistiamo: la tutela del
diritto alla vita di ogni essere umano a partire dal concepito.
Approfitto infine di questa breve lettera per invitarvi tutti alla cena che si terrà il 13 dicembre presso il
Ristorante Serendipity di Rivoli in Corso Primo Levi, 148 (stesso ristorante dello scorso anno) alle ore
20.

Sarà un’occasione per scambiarci gli auguri natalizi, passare un po’ di tempo insieme, condividere le
nostre esperienze con del buon cibo e ritirare offerte libere che abbiamo deciso di destinare alla
Parrocchia di Santa Maria della Stella che ci ha concesso i locali della nostra nuova sede.
Si chiede cortesemente di confermare la propria partecipazione entro il 10 dicembre telefonando a
Maria Teresa (329/4033909) o indicando il proprio nome sull’apposito foglio che verrà esposto in sede.

Sarebbe bello poter iniziare da questa occasione una nuova esperienza di condivisione che ci veda tutti
più partecipi e presenti nella vita dell’Associazione.
Vi aspetto e vi auguro buon lavoro per la vita.

P.S.: vi ricordo che dal mese di ottobre sono presente tutti i lunedì presso la nostra sede dalle 18 alle 19
per colloqui con utenti, ma anche con i volontari che vorranno parlarmi. Consiglio di comunicarmi
preventivamente l’intenzione di venire con una telefonata.

Vi aspetto!

Claudio Larocca
(Pres. CaV-MpV “G. Foradini“- Rivoli)
mobile: +39 328 2653764
E-mail: claudio@cavrivoli.org

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